“Scegli Londra”: il sindaco Sadiq Khan invita gli europei a trasferirsi nella City

“Scegli Londra”: il sindaco Sadiq Khan invita gli europei a trasferirsi nella City

A sei mesi dalle elezioni per il terzo mandato, in una lunga intervista al Guardian il sindaco di Londra fronteggia la Brexit e promette di rendere la città il posto migliore dove vivere per i cittadini UE.

“Londra sarà la prima scelta dei cittadini europei che vivono fuori il proprio Paese. Nonostante la Brexit e l’obbligo del visto, abbiamo raddoppiato gli sforzi per attirare persone e primeggiare su Francoforte, Parigi e Dublino”. La promessa è del sindaco della capitale inglese, Sadiq Khan, che in una lunga intervista al Guardian accende i riflettori sulla sua visione di Londra nel futuro, a un semestre dalle prossime elezioni che lo vedranno impegnato in un confronto serrato con la conservatrice Susan Hall. A differenza delle politiche, alle comunali di maggio 2024 esprimono il proprio voto anche gli stranieri.

Intrattenimento al centro

“La vita notturna, i musei, le gallerie d’arte e più in generale l’offerta di intrattenimento di Londra dovranno vincere la sfida delle altre città europee, avvantaggiate dalla libera circolazione dei cittadini dell’Unione”, sostiene Khan. “Possiamo aver lasciato l’UE come Paese – aggiunge – ma nella nostra città vivono un milione di europei e Londra è una città europea. Anzi, di più, penso che sia la capitale dell’Europa”.

I pesanti effetti della Brexit

Secondo il 53enne di origini pakistane che guida Londra dal 2016, “la promozione turistica della città è ostacolata dalla decisione del Regno Unito di uscire dall’Europa, che ha innestato un cambiamento della percezione nell’opinione pubblica internazionale nei nostri confronti. Sul fronte ricettivo accusiamo un forte calo dei viaggi scolastici, perché i ragazzi non possono più viaggiare senza passaporto, così come sono diminuiti gli studenti europei nelle università e perfino gli artisti musicali in giro per la città e per il Paese”. Khan teme inoltre che la contrazione di scambi di culture ed esperienze possa riflettersi negativamente non soltanto sull’economia, ma anche sui valori più propri del Regno Unito.

Allineamento e non divergenza

“L’impossibilità di un possibile rientro nella UE nel prossimo futuro mi spezza il cuore – dichiara Khan – ma dobbiamo trarre il massimo vantaggio dalle carte che abbiamo in mano in questo giro di carte non certo favorevole: se fossimo dentro l’Europa sarebbe tutto più facile. Ciò significa che dobbiamo creare allineamento e non divergenza. Non voglio nuove divisioni o situazioni di stallo, e non voglio nemmeno riaprire vecchie ferite, ma serve un confronto”.

Il polo attrattivo di Londra

“Quando vai alla Commissione Europea e parli con i politici, o quando incontri personaggi di spicco delle aziende e delle istituzioni internazionali, ti accorgi che molti conoscono bene Londra: ci hanno studiato, viaggiato, lavorato e si sono innamorati della città. Questo significa che qui vogliono comunque investire, venire in vacanza o fare affari. La nostra generazione è aperta e tollerante: c’è meno xenofobia e meno fanatismo rispetto ad altri posti. Dobbiamo sapere che il cibo italiano è meraviglioso, così come dobbiamo ascoltare musica spagnola o fare amicizia con i francesi”.

Londra cerca nuove competenze a partire dall’ospitalità

Guardando al futuro, cosa si può fare fin da subito? Sadiq Khan ha le idee chiare, a cominciare dal settore dell’ospitalità. Il sindaco di Londra è infatti tra i primi sostenitori di un programma di mobilità giovanile reciproca con l’Unione Europea che – ricalcando quanto già avanzato da Australia e Canada – favorisce l’occupazione dei 18-35enni nel comparto turistico, sia in entrata che in uscita. “Qualunque azienda di Londra – sostiene Khan – sottolinea la carenza di competenze: perfino nei migliori ristoranti si fa fatica a trovare personale qualificato, malgrado la spinta della passione o della leva economica”.

Dialogo con Roma e Milano

Khan è orgoglioso dei suoi stretti legami con molti sindaci europei. Nell’intervista al Guardian cita l’amicizia con Anne Hidalgo a Parigi, Roberto Gualtieri a Roma e Beppe Sala a Milano. Con loro Khan ha più volte discusso di sostenibilità e qualità dell’aria. Proprio Khan è stato uno dei fautori del recente allargamento della zona a basse emissioni nella città di Londra, malgrado lo schieramento contrario del Governo inglese e del suo Primo Ministro Rishi Sunak a tutela degli automobilisti.

 

Marco Perugini