PNRR: nuova direttiva per esemplificare autorizzazione digitale

PNRR: nuova direttiva per esemplificare autorizzazione digitale

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PNRR e universo digitale, Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: “tra le disposizioni chiave, la direttiva stabilisce principi operativi per garantire rapidità nei procedimenti delle PA, vieta regolamenti che potrebbero ostacolare lo sviluppo delle infrastrutture e implementa verifiche preliminari per identificare casi in cui l’autorizzazione può essere quasi immediata”.

Il contesto della Direttiva approvata

L’ambiente di riferimento è la digitalizzazione del paese. In un momento in cui, anche grazie ai fondi PNRR, è necessario cogliere gli obiettivi Europei e, soprattutto, portare a temine le progettualità irrisolte negli anni scorsi.

L’’UE, per il 2030, punta alla crescita delle competenze digitali e delle infrastrutture digitali, alla digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici, affinché tutti gli aspetti della tecnologia e dell’innovazione siano a disposizione dei cittadini. La direttiva si pone, quindi, in un momento in cui la corsa tecnologica è assolutamente avviata.

PNRR autorizzazione digitale
dal website innovazione.gov.it

L’obiettivo dichiarato è quindi quello di velocizzare i procedimenti, stante la tutela ambientale e paesaggistica. L’impegno dei comuni è fondamentale per le sfide che il PNRR ha palesato.

A riprova di questo vi è la collaborazione tra ANCI e Dipartimento per la trasformazione digitale.

Il particolare Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha partecipato attivamente alla 40° Assemblea nazionale dell’ANCI, tenutasi a Genova dal 24 al 26 ottobre. Questo significa che l’interazione tra i territori e l’amministrazione centrale è assolutamente necessaria.

La collaborazione appena richiamata è utile non solo all’adesione ai bandi ma, soprattutto, per la messa a terra di progetti che abbiano un riscontro effettivo.

Il contesto in evoluzione

Tra le necessità vi è l’implementazione di connessioni veloci. Essenziali per migliorare la qualità dei servizi digitali offerta alla cittadinanza ma anche alle imprese. Gli obiettivi sono quindi duplici, da un lato favorire l’internazionalizzazione delle pmi ma anche incrementare il prestigio nazionale.

In quest’ultimo lancio si pensi, per esempio, al prossimo G7. Iniziativa internazionale che sarà a guida Italiana e che potrebbe vedere un maggiore impegno nazionale in tema di Intelligenza Artificiale.

Il riferimento corre a quanto affermato dalla Presidente Meloni, durante il vertice di Londra, che definito la IA un tema strategico per l’esecutivo.  Parallelamente si sono verificate – sul tema – la nomina di un Comitato di esperti e la creazione di un Fondo per finanziare startup (joint venture Dipartimento Trasformazione Digitale, Agenzia per la Cyber sicurezza, Cassa Depositi e Prestiti).

Tornando alla direttiva, in essa sono stabilite le linee guida che puntano a semplificare taluni processi di autorizzazioni per le infrastrutture digitali. Tali strutture sono previste dalla Strategia italiana per la BUL (Banda Ultra Larga).

In particolare si fa riferimento alle progettualità “Italia a 1 Giga“, “Italia 5G“,  “scuola connessa“, “sanità connessa” e “collegamento isole minori“. Il sottosegretario, Butti, sul punto, afferma, infatti, che “uno degli obiettivi principali della direttiva è rendere più agevole l’esecuzione delle opere civili necessarie per l’installazione della banda ultra larga, eliminando ostacoli burocratici”.

Viene previsto, nel caso di ritardo o inerzia, un meccanismo di intervento da parte delle amministrazioni centrali per assicurare la progressione di quei progetti, evidentemente interessati dallo stallo.

Silvestro Marascio