Tre itinerari per un nuovo turismo lento
Il cavallo. Green? Di più, bio!
L’Equivia dei Forti non è un’infrastruttura solo urbana, ma collega più in generale il parco dell’Adige con quello delle mura, rendendo Verona una città sempre più a misura di cavallo. Già dalla prossima edizione di FieraCavalli (quella del 2023 si apre oggi e proseguirà fino a domenica 12 novembre), sarà possibile raggiungere il polo espositivo dal centro città in sella a un cavallo. Un po’ come accadeva centinaia di anni fa, non soltanto nel Vecchio West. Green? Di più, bio!
La storia insegna
Gli ideatori di questo progetto originale e dal grande potenziale turistico non hanno alcuna velleità ideologica e non mirano certo a sostituire i veicoli con i cavalli, ma cosa succederebbe per assurdo se tutta Verona dovesse dire addio alle due e quattro ruote, muovendosi solo in sella o in carrozza? L’improbabile quanto assurdo tuffo nel passato sarebbe tutt’altro che green, come dimostrano alcune statistiche di inizio ‘900 sulla mobilità – letteralmente “a cavallo” – a New York e Londra. Nella Grande Mela si contavano allora circa 150mila cavalli, la cui alimentazione ha richiesto un pesante disboscamento di grandi aree di terreno per la coltivazione di foraggio e avena, senza considerare le 1.500 tonnellate di escrementi da pulire ogni giorno dalle strade insieme alle carcasse di 15.000 cavalli morti ogni anno a seguito di incidenti stradali. Nel 1894 il Times azzardò una previsione: entro 50 anni Londra sarebbe stata sommersa da tre metri di materiale organico di provenienza equina, mentre sulla Quinta Strada di New York il livello avrebbe raggiunto il terzo piano dei palazzi. Meglio quindi le 169.000 automobili oggi circolanti nel Comune di Verona, di cui il 40% è Euro6.