Smart City, corsa ai digital twins

Smart City, corsa ai digital twins

Nello sviluppo delle Smart City stanno assumendo sempre più un ruolo primario i digital twins (gemelli digitali) che permettono di virtualizzare gli ambienti urbani, replicandoli in tutto e per tutto.

Questi consentono di sperimentare non solo soluzioni nell’ambito della gestione dei trasporti o delle risorse energetiche, sfruttando appropriati modelli di simulazione che permettono di rappresentare fenomeni e situazioni spesso impossibili da vedere nel mondo fisico.

Ma anche di pianificare interventi di manutenzione e agire tempestivamente in caso di guasti ai sistemi o apparati che garantiscono sicurezza e benessere dei cittadini: ad esempio l’illuminazione pubblica o la rete fognaria.

Al momento sono numerose le città e perfino intere nazioni che già utilizzano, o sono in procinto di farlo, i digital twins per portare avanti il loro sviluppo anche in vista delle politiche volte a favorire in diversi ambiti la massima sostenibilità.

L’esempio di Stoccarda

Stoccarda, in Germania, ha ad esempio creato con Hexagon e Fujitsu un digital twins che fornisce una grande quantità di dati ambientali, sfruttando una piattaforma di analisi IoT.

Mentre i ricercatori High-Performance Computing Center dell’università che ha sede nella stessa Capitale di Baden-Württemberg sono al lavoro con i ricercatori della Fraunhofer Society per creare un gemello digitale della città tedesca di Herrenberg utile a fornire informazioni sulle dinamiche e interazioni urbane per migliorare la pianificazione di nuove aree residenziali.

Il MareNostrum di Barcellona

Barcellona, ​​in Spagna, ha già avviato lo sviluppo di un digital twins utilizzando il supercomputer MareNostrum e ha stretto un accordo con la città italiana di Bologna per collaborare sulla virtualizzazione dei territori di entrambe le città puntando, come lo stesso capoluogo emiliano, a diventare leader nella sfera della governance urbana digitale.

Nel Regno Unito un Hub che riunisce tutti

Nel Regno Unito il Centre for Digital Built Britain ha invece lanciato nel 2020 il Digital Twin Hub, come parte del programma governativo National Digital Twin (NDTp).

Riunisce i gemelli digitali di aziende e organizzazioni operative nella nazione al fine di creare un unico ecosistema per collegare esperti e innovatori, condividere intuizioni ed esperienze ed acquisire conoscenze in tandem che possano contribuire a plasmare il futuro dell’ambiente costruito nel Paese.

Finlandia, un gemello per diventare carbon neutral

Anche i paesi nordici stanno ricorrendo all’impiego di questa tecnologia.

La Finlandia sta sfruttando più gemelli digitali per supportare i decisori ipotizzando i risultati e le dinamiche di varie, politiche puntando a diventare una nazione a zero emissioni di carbonio entro il 2035, capace di riciclare completamente i rifiuti entro il 2050.

Mentre a Göteborg, in Svezia, il Digital Twin City Center sta lavorando su diversi progetti tra cui un simulatore che imita il movimento delle persone e delle folle per verificarne l’impatto negli ambienti urbani e sulle attività commerciali.

Singapore, mappe in 3D per verde e metropolitana

La città-stato di Singapore, tramite la Singapore Land Authority (SLA) sta lavorando a un gemello digitale in grado di sviluppare mappe tridimensionali della nazione e che possa supportare la capacita decisionali in diversi settori: compresa la pianificazione e gestione degli spazi verdi.

Oltre ad essere sempre nella stessa metropoli già in fase di sviluppo un gemello digitale sotterraneo per migliorare l’efficienza della rete metropolitana.

A Shanghai per regolare il traffico

Anche negli Stati Uniti le città di Chattanooga, Las Vegas, New York, Orlando e Phoenix sono alle prese con la creazione dei loro digital twins.

E in Australia, più stati (Victoria, Nuovo Galles del Sud e Queensland) stanno facendo lo stesso.

Come anche a Soul in Corea del Sud e Shanghai in Cina dove l’idea principale e quella di sfruttare la tecnologia per consentire una migliore gestione del traffico.

Paolo Odinzov