La Lombardia crescerà più delle altre Regioni

La Lombardia crescerà più delle altre Regioni

Le previsioni SVIMEZ fino al 2025 presentano il Nord – Ovest italiano come il territorio più dinamico per investimenti e consumi 

L’Associazione per lo sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno SVIMEZ, nel Rapporto “Dove vanno le Regioni italiane”, illustra le prospettive di sviluppo del Belpaese fino al 2025.

I tassi di crescita del PIL sono individuati considerando diversi fattori, quali politiche monetarie e commerciali, impatto del Pnrr, crescita dell’industria e dell’occupazione.

I driver che spingono la Lombardia verso l’alto, rispetto alle altre realtà territoriali italiane, sono la ripresa dell’export e l’incremento della domanda delle attività terziarie più moderne, legate all’offerta dei knowledge-Intensive-Services (KIS).

Modello per previsioni SVIMEZ

Le previsioni SVIMEZ derivano dall’utilizzo del modello econometrico NMODS, messo a punto dall’Associazione per quantificare distintamente sul Centro – Nord e sul Mezzogiorno gli effetti delle politiche macroeconomiche nazionali ed internazionali.

Tale peculiarità è possibile grazie all’inclusione nel database della stima dei conti delle pubbliche amministrazioni, coerente con i dati utili al computo della finanza pubblica in sede europea. 

Contesto economico generale

Nel Rapporto SVIMEZ è evidenziato il decorso degli ultimi anni con  mercati reali e finanziari condizionati da eventi straordinari, quali pandemia e conflitti, rincari delle forniture energetiche, minori scambi internazionali, manovre fiscali e monetarie di natura eccezionale.

Ciascun Paese ha assorbito gli effetti dell’instabilità in modo proporzionale alla struttura produttiva presente, attivando azioni compensative a supporto dei settori più colpiti.

In Italia, i differenziali di crescita fra le diverse macroaree territoriali sono stati arginati grazie a politiche di bilancio a sostegno di imprese e famiglie più colpite dalla crisi.

Le stime del PIL nel 2023, da parte della SVIMEZ, sono state dello +0,72%, con un incremento del 0,38% nel Mezzogiorno e dello 0,83% nel Centro-Nord. 

Variabili macroeconomiche

Politica pubblica fiscale e monetaria

Per il 2024-2025, SVIMEZ prevede un ridimensionamento della politica pubblica espansiva adottata nel recente passato con un nuovo allineamento ai parametri del Patto di Stabilità europeo.

La stretta monetaria sarà superata solamente nel 2025, mentre continueranno gli effetti della stessa per l’anno in corso, soprattutto con riguardo al settore immobiliare.  

Pnrr

Con una dotazione finanziaria di 194,4 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 191,5 miliardi della precedente versione, il nuovo Piano rimarrà un caposaldo per lo sviluppo economico italiano.

Il Mezzogiorno ha il vincolo della “clausola del 40%” prevista dall’’articolo 2 comma 6-bis della legge n. 108/2021 e quindi, pur aumentando i fondi complessivi, la quota da destinare al Sud subirà una contrazione.

In base ai dati Anac sui bandi di gara pubblicati dalle stazioni appaltanti, nel 2023 il 42% degli importi delle procedure di gara avviate dagli enti territoriali derivano, in tutto o in parte, da risorse del Pnrr.

Nel Mezzogiorno la quota sale al 58% del totale delle opere: circa 7 miliardi su 12.

Domanda estera

Un’importante leva di crescita nelle previsioni SVIMEZ è connessa alla domanda estera, che accentuerà però il divario tra le due macroaree del Nord- Ovest e Mezzogiorno.

Previsioni SVIMEZ

Il PIL reale italiano con valori a prezzi costanti crescerà dello 0,6% nel 2024 e dell’1,1% nel 2025.

Il Centro Nord avrà un andamento programmatico in linea a quello atteso a livello complessivo nazionale nel 2024, mentre nel 2025 arriverà all’1,2%, posizionandosi al di sopra delle previsioni per l’Italia.

Viceversa, il Mezzogiorno avrà un incremento percentuale del PIL più contenuto, pari a +0,5% e +0,8% nei due anni del biennio.

Previsione per l’area Centro – Nord

Nord-Ovest

I valori previsionali di crescita più elevati si registrano nel Nord – Ovest, con un andamento del PIL del +0,73% nel 2024 e del +1,28% nel 2025, entrambi superiori alla media nazionale.

La Lombardia sarà la più dinamica con uno sviluppo maggiore rispetto alle altre Regioni della Penisola, grazie all’export ed alle attività terziarie più moderne legate all’industria e ai servizi.

Il Pil lombardo, nelle previsioni SVIMEZ, sarà dello +0,9% nel 2024 e +1,40% nel 2025.

Subito sotto la Lombardia, troviamo il Piemonte con un buon andamento previsionale nel 2025 (+1,2%), grazie alla spinta dei consumi privati e degli investimenti.

Molto più in basso si collocano Liguria e Valle d’Aosta, che si attestano su percentuali di crescita minori.

Nord- Est

L’area del Nord – Est presenta un contributo alla crescita importante, con +0,62% nel 2024 e +1,25% nel 2025.

Qui fanno da capofila il Veneto (+0.6 nel 2024 e +1,3 nel 2025) e l’Emilia-Romagna (+0,76 nel 2024 e 1,5% nel 2025), seguite, con un lieve scarto, dal Trentino Alto-Adige. 

Centro

Le previsioni SVIMEZ sull’andamento del PIL delle Regioni centrali italiane sono del + 0,46% e del + 0,86% rispettivamente nel 2024 e 2025.

I dati previsionali migliori riguardano la Toscana ed il Lazio, trainati dalla spesa delle famiglie, dall’export e dalla spesa della PA.

L’Umbria e le Marche presentano invece una dinamica economica che, seppur positiva, resta inferiore alla media del Centro.

Mezzogiorno

Nel Mezzogiorno, il PIL dell’intera area poggia sulla spesa delle famiglie  e quella della PA.

La crescita prevista nel Rapporto SVIMEZ è dello 0,50% nel 2024 e dello 0,80% nel 2025.

Spiccano, in positivo, Campania e Puglia, grazie alla crescita dell’export e degli investimenti, che portano le due Regioni a un livello superiore rispetto a quello programmatico medio nazionale.

Per Basilicata, Calabria e Molise, le previsioni SVIMEZ mostrano una crescita contenuta, anche per l’ampio ricorso ai vantaggi del Superbonus, che una volta terminato avrà un impatto sfavorevole sulla spesa.

Le due Isole, infine, si collocano in posizione intermedia nell’area del Mezzogiorno. 

Roberta Mordini