Identità digitale europea (eID): c’è la legge per un portafoglio digitale sicuro

Identità digitale europea (eID): c’è la legge per un portafoglio digitale sicuro

Notizie correlate

Il Consiglio ha adottato un nuovo quadro giuridico per garantire un’identità digitale europea affidabile, sicura e semplice da utilizzare e condividere

L’adozione di un portafoglio digitale europeo unico e sicuro, mantenendo il pieno controllo dei dati personali, rappresenta un passo avanti per l’UE e il suo processo di digitalizzazione.

Per attuare questa transizione digitale è quindi stato necessario un nuovo quadro giuridico valido in tutta Europa.

Il suddetto regolamento rivisto sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE nelle prossime settimane ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione.

La piena attuazione è prevista entro il 2026.

Perché è utile l’eID?

L’eID è in grado di migliorare la sicurezza poiché mira a garantire che le persone e le imprese in tutta Europa abbiano accesso universale a un’identificazione e un’autenticazione elettronica sicure e affidabili.

Gli Stati membri offriranno ai cittadini e alle imprese dei portafogli digitali che saranno in grado di collegare le loro identità digitali nazionali rendendole valide in tutta Europa.

Ciò sarà possibile grazie alla connessione con una serie di attributi personali come la patente di guida, le qualifiche e il conto bancario.

I cittadini saranno così in grado di dimostrare la loro identità e condividere documenti elettronici dai loro portafogli digitali mediante il loro smartphone.

I portafogli europei di identità digitale (EDIW)

Il portafoglio digitale, che gratuito, può essere utilizzato tutte le volte che i cittadini utilizzano i servizi pubblici online.

Esso conterrà una dashboard di tutte le transazioni accessibili al suo titolare, offrirà la possibilità di segnalare possibili violazioni della protezione dei dati e consentirà l’interazione tra i portafogli.

I cittadini potranno caricare eID esistenti e beneficiare di firme elettroniche gratuite per uso non professionale.

Tra le novità previste dal nuovo quadro normative vi è quella che entro il 2026, ogni Stato membro deve rendere disponibile ai propri cittadini un portafoglio di identità digitale e accettare EDIW di altri Stati.

L’utilizzo del portafoglio digitale rimarrà comunque sempre volontario.

Gli Stati membri sono tenuti a fornire meccanismi di convalida gratuiti solo per verificare l’autenticità e la validità del portafoglio e dell’identità delle parti che fanno affidamento.

I componenti del software saranno open source.

La legge chiarisce bene l’ambito dei certificati di autenticazione dei siti web qualificati (QWAC), che garantisce che gli utenti possano verificare chi c’è dietro un sito web, preservando le attuali regole e standard di sicurezza del settore.

Emiliano Ragoni