Auto elettriche: l’Italia cambia passo, le colonnine crescono ancora

Auto elettriche: l’Italia cambia passo, le colonnine crescono ancora

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Secondo l’osservatorio dedicato alla mobilità elettrica Motus-E, i punti di ricarica dedicati all’auto elettrica in Italia sono cresciuti del 31,5% nell’ultimo trimestre, raggiungendo quota 54.164

Al netto di un mercato dell’auto elettrica che in Italia fatica a decollare, complici i nuovi incentivi che ancora devono partire, i punti di ricarica continuano a crescere.

Il nostro Paese negli ultimi mesi è stato protagonista di un trend positivo, scalando diverse posizioni in Europa per quanto riguarda l’infrastruttura di ricarica.

Crescono i punti di ricarica

Secondo l’ultimo report redatto da Motus-E, l’osservatorio nazionale dedicato alla mobilità elettrica, negli ultimi tre mesi c’è stato un nuovo balzo in avanti delle colonnine per le auto elettriche.

Nello specifico, il totale dei punti di ricarica installati sul territorio alla fine del primo trimestre ha registrato un progresso del 31,5% rispetto al 2023.

I punti di ricarica nella Penisola al 31 marzo hanno raggiunto quota 54.164, segnando un incremento di 12.991 unità nei 12 mesi e di 3.486 unità dall’inizio dell’anno.

In due anni il numero dei punti è raddoppiato, passando da 27.857 a 54.164 unità.

Da specificare che per punto di ricarica si intende la singola unità con la quale si fa il “pieno” di corrente, quindi, non l’intera colonnina, che è quasi sempre dotata di almeno due connessioni.

Più potenza

Parallelamente al numero delle colonnine cresce anche l’incidenza delle infrastrutture a più alta potenza, con il 34% dei punti installati nell’ultimo anno che è di tipo veloce e ultraveloce.

La potenza di ricarica, che si misura in kW, incide direttamente sulla velocità del “pieno”.

Chiaramente, nelle tratte autostradali, generalmente vengono installate solo colonnine veloci e ultra-veloci fino a 350 kW di potenza.

Al contrario, nel contesto urbano, sono presenti colonnine a bassa potenza, dove poter lasciare l’auto in ricarica la notte o mentre si svolgono altre attività, come fare la spesa o svolgere delle commissioni.

Lombardia in testa, ma il sud cresce

La Lombardia si conferma la regione italiana con più punti di ricarica, che ammontano a 10.158, (+3.497 negli ultimi 12 mesi), davanti a Piemonte (5.841, +1.626 nei 12 mesi), Veneto (5.167 punti, +998 nei 12 mesi), Lazio (5.141 punti, +1.109 nei 12 mesi) ed Emilia-Romagna (4.516, +784 unità negli ultimi 12 mesi).

Analizzando le province, Roma risulta al primo posto (4.006 punti, +893), seguita da Milano (3.246 punti, +937), Napoli (2.679 punti, +1.201 nell’ultimo anno), Torino (2.429 punti, +564) e Brescia (1.600 punti, +732).

Il capoluogo campano si conferma la città metropolitana dove l’infrastruttura sta crescendo più rapidamente.

Si viaggia con più tranquillità

Continuano a cresce le colonnine anche sulle autostrade, dove attualmente i punti di ricarica si attestano a 942 unità (dalle 559 del marzo 2023 e le 150 del marzo 2022), di cui l’85% è del tipo veloce in corrente continua e il 61% supera i 150 kW di potenza.

Il 40% delle aree di servizio autostradali è ormai dotato di infrastrutture per il “pieno di corrente”.

Secondo il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, l’ampliamento della rete di ricarica troverà un’ulteriore spinta nell’attuazione del Regolamento europeo AFIR, oltre che con i fondi del PNRR.

Per questi ultimi si attende il lancio dei nuovi bandi di gara.

Emiliano Ragoni